Impetuosa come il vento da cui prende il nome, la Maserati Bora del 1971 è una delle Maserati d'epoca più desiderate e, insieme alla più piccola Maserati Merak sviluppata sulla medesima base, rappresenta l'unico esempio di Maserati stradale a motore centrale prima delle supercar Maserati MC12 e Maserati MC20. Negli anni '60, vetture innovative come Lamborghini Miura, De Tomaso Mangusta e Ferrari Dino rivoluzionarono il panorama delle auto ad alte prestazioni, posizionando il propulsore dietro l'abitacolo. La Casa del Tridente decise quindi di trasferire l'esperienza maturata con le sue indimenticabili auto da corsa con motore centrale nella sua nuova supersportiva. La Bora offriva un abitacolo comodo e lussuoso e si distingueva per il design futuristico realizzato dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro, con i caratteristici montanti anteriori e tettuccio in acciaio inossidabile spazzolato e le grandi superfici vetrate, e per il sofisticato sistema idropneumatico sviluppato insieme alla Citroën, proprietaria della Maserati dal 1968, che azionava freni a disco autoventilanti, fari a scomparsa e servosterzo e consentiva di regolare la posizione di pedaliera, sedile di guida e volante. Il motore, già utilizzato sulla Maserati Ghibli, era un V8 di 4,7 litri con quattro alberi a camme in testa da 310CV, che consentiva una velocità di 280 km/h. Le sospensioni, per la prima volta su una Maserati, erano a quattro ruote indipendenti. Su Car&Classic fra le Maserati usate nelle nostre aste ed inserzioni verificate potrai ammirare la versione finale della Bora, prodotta fino al 1978, con il più potente V8 di 4,9 litri con 330 CV.
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