Siamo nel 1980, e la Dino 308/208 GT4 non ha avuto il successo sperato. Secondo Enzo Ferrari la colpa non è della meccanica a motore centrale, né della formula coupé 2+2: è della linea di Bertone. Così ci riprova, stavolta affidando l'incarico a Pininfarina, e il risultato è la Mondial 8. Come negli anni cinquanta, il nome celebra la storica vittoria nel mondiale Formula1 dell'anno precedente. È una macchina molto innovativa: prima Ferrari a iniezione, prima con le griglie laterali poi riprese da Testarossa e 348, prima col telaio posteriore removibile per la manutenzione, ultima a motore trasversale centrale assieme alla 328. Il rovescio della medaglia sono il V8 3.0 da 214 cavalli fiacco per una Ferrari e l'estetica triste delle prime monospecchio con griglie laterali nere. Le cose migliorano con la Quattrovalvole del 1982: 240 cavalli, 240 km/h, interni rinnovati e una bella versione Cabriolet, apprezzata negli USA e spesso protagonista al cinema. Col restyling della 3.2 del 1985 i paraurti anticipano lo stile di 328, Testarossa e GTB/GTS Turbo. Nel 1988 si concede un giro in Mondial persino il Papa, durante una visita agli stabilimenti Ferrari. Alla guida c'è Piero Ferrari. L'ultima Mondial in vendita è la T del 1989, col motore 3.4 da 300 cavalli che finirà sotto la 348. La produzione della Ferrari classica più sottovalutata di sempre si chiude nel 1993. Una macchina da collezione veloce e affascinante, tra le più abbordabili e gestibili mai uscite da Maranello. Oggi, finalmente, il prezzo è in risalita.
Modern & Historic Motors
Mondial T, stunning condition and the best history
40.000 miglia
POA
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