Double-Six: una definizione storica nella produzione classica inglese, legata a doppio filo al marchio Daimler e usata per identificare diverse generazioni di propulsori V12, quindi a doppia bancata da 6 cilindri, da cui il nome, e di conseguenza utilizzata per battezzare tre generazioni di berline e limousine Daimler in vendita dagli anni settanta agli anni novanta sotto la proprietà di Jaguar Cars. Tra gli anni venti e trenta i motori Daimler Double-Six equipaggiano lussuose fuoriserie sportive e decappottabili. I V12 inglesi con valvole a fodero sono declinati in versione 7.1 (1926), 3.7 (1927), 5.3 (1930) e 6.5 (1930), quest'ultimo dal 1937 proposto con le nuove valvole a fungo. Una storia di prestigio che il marchio Daimler rispolvera nel 1972 per le versioni più lussuose della Jaguar Serie XJ, di cui l'allestimento Daimler identifica le versioni top di gamma, contraddistinte da finiture di pregio e dettagli specifici: calandra e portatarga oltre, ovviamente, a loghi e fregi. Sulla prima serie del 1972 anche la cilindrata, 5.3, riprende la cubatura storica del 1930. Sulla Double Six seconda serie, nel 1981, lo stesso motore è proposto in versione potenziata HE (High Efficiency), poi innalzato a 6.0 sul modello XJ8 1993. L'ultima Double-Six è la X305 del 1994. Varianti da collezione in serie limitata sono le Vanden Plas, ancora più lussuose, mentre la berlina standard, se così possiamo definire un'ammiraglia che profuma di radica di noce e pelle Connolly, oggi rappresenta un'ottima opportunità per regalarsi un'autentica limousine di lusso al prezzo di una moderna utilitaria.
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