Alla fine degli anni novanta l'Audi A2 rivoluziona il segmento delle compatte. Prodotta nello stabilimento ex NSU di Neckarsulm, è realizzata con uso esteso di alluminio: la scocca di tipo ASF (Audi Space Frame), tecnologia ereditata dall'ammiraglia A8, è costituita da una leggerissima gabbia in estrusi, vestita da una carrozzeria pure in alluminio, ispirata allo stile fascinoso della prima TT. Leggerezza e aerodinamica, pensate per contrastare la rivale diretta Mercedes Classe A, la rendono vincente su entrambi i fronti (pesa addirittura 200 kg in meno) anche se come vendite la piccola di Stoccarda resta irraggiungibili. Lanciata con due motorizzazioni 1.4, un benzina quattro cilindri 16v e un TDI a tre, entrambi eroganti 75 cavalli, la A2 si arricchisce di un incredibile 1.2 turbodiesel condiviso con la coeva Volkswagen Lupo, capace di portare i consumi extraurbani sotto la soglia dei 3 litri per 100 km, grazie anche ad un'aerodinamica ulteriormente ottimizzata, ad un cambio specifico e al dispositivo start&stop. Nel 2002 arriva la motorizzazione top di gamma, la 1.6 FSI a iniezione diretta da 110 cavalli, unica abbinata ad un impianto frenante a quattro dischi. Relativamente poco diffusa, l'Audi A2 si trova facilmente in vendita sul mercato d'occasione. Più difficile invece trovare esemplari interessanti da mettere in collezione, con pochi km e motorizzazioni o allestimenti particolari. Di buono c'è che la A2 è una youngtimer ancora perfetta per l'uso quotidiano, e i prezzi sono più da usata che da storica: il suo valore può solo crescere... e lo farà di certo.
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