Maserati Merak in vendita

Lanciata in era Citroën, la Maserati Merak nasce nel 1972 seguendo la moda delle berlinette 2+2 a motore centrale della concorrenza, Ferrari Dino GT4 e Lamborghini Urraco, rispettivamente alternative “accessibili” alle esclusive Countach e BB, a cui Maserati contrappone la Bora. Di quest'ultima la Merak riprende le linee affilate, rinunciando alla coda fastback per un lunotto verticale e un cofano posteriore piatto (anticipando la Ferrari 308), e contrapponendo al telaio tubolare la scocca portante. Per far posto ai due sediletti aggiuntivi, invece del V8 si opta per il compatto V6 della Citroën SM, portato da 2.7 a 3 litri con potenza di 190 cavalli. Dalla francese derivano pure impianto frenante, plancia a strumentazione ovale e volante monorazza, una stranezza imperdonabile su una GT. A rimediare ci pensa Alejandro De Tomaso, che rileva Maserati nel 1976 e sostituisce le componenti francesi: le Merak rinnovate montano volante sportivo e plancia Bora. Con variazioni esterne minime, la Merak evolve in 3.0 SS (1975) da 220 cavalli e 2.0 GT da 170 cavalli (1977) per il mercato italiano dall'iva pesante, come farà Ferrari con le 208 GTB e GT4. Ma la crisi petrolifera non perdona: solo 1830 le vetture costruite in oltre 10 anni, di cui appena 190 GT, le ultime invendute per anni. Destino comune ad altre sportive dell'epoca, vedi Lancia Stratos. Furbo quindi chi ha avuto l'opportunità di comprare questa classica in vendita da nuova o d'occasione: oggi per questa grintosa storica da collezione serve una buona dose di fortuna... e contanti!