Basata sulla berlina XJ, alla Jaguar XJ-S tocca l'ingrato compito di sostituire la storica E-Type. Presentata nel 1975 e in vendita dal 1976 come Gran Turismo 2+2, la XJ-S debutta col V12 5.3 della E-Type abbinato ad un cambio automatico o manuale 4 marce, 5 marce dal 1979. Più una potente GT che una vera sportiva, nel 1981 la XJ-S guadagna il V12 5.3 HE (High Efficiency), diventando la più veloce automobile automatica al mondo. Nel 1983 entrano a listino la 6 cilindri 3.6 e la XJ-SC, una 2 posti con tetto tipo Porsche Targa con lunotto ripiegabile, sostituita nel 1988 dalla XJ-S Convertible, vera cabriolet realizzata in collaborazione con Karmann. Nel 1989 tutta la gamma viene catalizzata mentre nel 1991, in seguito all'acquisizione da parte di Ford, la XJ-S coupé subisce un corposo restyling: la denominazione diventa semplicemente XJS e il 6 cilindri sale a 4.0 di cilindrata. Nel 1992 ritorna la convertibile e, nel 1993, segue il motore 6.0 della XJR-S. Nel 1996, dopo 21 anni, la XJS lascia il posto alla nuova XK8. La XJS è una classica di prestigio. I modelli da collezione più ricercati sono le serie limitata Insignia del 1996, le XJR-S prodotte da Jaguar Sport, in particolare le rare "Celebration Le Mans" commemorative della vittoria della XJR-9, ma anche le Shooting Brake Eventer allestite da Lynx, le elaborate da Lister Cars, le lussuose Celebration del 1995 e le versioni da corsa preparate da TWR e Cosworth per battere all'epoca le BMW M635 CSi.
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