Giugiaro racconta che, quando volò in Germania per progettare la sostituta del Maggiolino, in Volkswagen trovò una 128 smontata: i tedeschi la studiavano come miglior auto compatta dell'epoca. La Fiat 128 esce nel 1969, affiancando e poi sostituendo la 1100. Dopo l'apripista Autobianchi Primula, diventa la prima Fiat a trazione anteriore di larga diffusione, col plus del motore trasversale, vantaggioso per l'abitabilità. Spartana, spigolosa ed essenziale, la 128 riprende lo stile delle precedenti 124 e 125, declinato in versione berlina 2 e 4 porte e familiare 3 porte (poi sostituita dalla 127 Panorama). Nel 1971 in vendita arrivano concorrenti temibili e sofisticate: Citroën GS e Alfasud. Fiat risponde con la 128 seconda serie, ristilizzata e affiancata dalla più accessoriata Special. Con il lancio di Golf e Renault 14, col portellone, la classica carrozzeria berlina della 128 invecchia di colpo. La 128 terza serie prova a metterci una pezza fino al 1978, quando arriva la Ritmo, che la relega ad alternativa economica addirittura fino al 1985. La meccanica brillante della 128 dà vita ad una lunga carriera come auto da corsa e a diverse declinazioni sportive: Moretti già nel 1970 lancia Coupé e Roadster; nel '71 Fiat propone, su base 2 porte, la grintosa Rally, oggi storica da collezione, seguita dalla coupé Sport S ed SL, ridisegnata nel 1975 e ribattezzata 3P. Non solo: la meccanica della 128 Rally viene usata pure per la bellissima X1/9 realizzata da Bertone. Su licenza la 128 viene costruita da Zastava, Seat e Fiat Argentina.
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