Nata per sostituire 145 e 146, nel 2001 l'Alfa Romeo 147 vince il titolo di Auto dell'anno. Disegnata da Walter de' Silva e Wolfgang Egger, la 147 riprende i tratti di successo della 156, dalla carrozzeria “scolpita” al frontale trilobato, alle maniglie posteriori nascoste. La fiancata scavata rimanda invece all'ammiraglia 166. Un bel progetto di partenza che fa sì che il restyling del 2004 sia limitato quasi solo a paraurti e fanali e che la vettura resista a listino per ben dieci anni. Il segreto del successo è la sapiente miscela di tratti distintivi tipici Alfa Romeo, dalle forme sportive alla posizione di guida ribassata, dalla strumentazione grintosa ai classici rivestimenti dei sedili “a cannelloni”, richiamo alle grandi Alfa classiche degli anni settanta. Non solo: grazie ai motori brillanti e al raffinato schema sospensivo ereditato dalla sorella maggiore 156, la 147 sbaraglia la concorrenza francese (Peugeot 307) e tedesca (Audi A3, BMW Serie 1, Volkswagen Golf e Ford Focus) soprattutto alla voce handling. Distaccata ulteriormente con l'arrivo della versione Q2 con differenziale Torsen. Oggi l'Alfa 147 è poco più che una vettura usata, ma non mancano le versioni da collezione: la 2.0 Twin Spark da 150 cavalli con cambio robotizzato Selespeed, la Q2 serie speciale “Ducati Corse” e la potente GTA con motore 3.2 V6 "Busso" da 250 CV sono rare e il prezzo è già in ascesa costante. Una youngtimer da cercare in vendita e comprare oggi per assicurarsi un tesoretto quando, trentennale, diventerà storica a tutti gli effetti.
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